La fiaccolata di Santa Fiora

Anche nel borgo di Santa Fiora, come nel vicino borgo di Abbadia San Salvatore, nel mese di Dicembre si svolge l’accensione delle Fiaccole.

Sasha Naldi ci racconta il fuoco, la condivisione e la tradizione che scaldando le vie del borgo nella giornata del 30 Dicembre.

La tradizione della Fiaccolata

La Fiaccolata di Santa Fiora ha luogo ogni anno il giorno del 30 Dicembre. Il rito, inscrivibile fra quelli legati al fuoco, simbolo del sole nel periodo del solstizio di inverno, ha probabilmente origini medievali, quando il fuoco aveva la duplice funzione di segnare la via durante la messa di Mezzanotte la sera della Vigilia di Natale, ed esorcizzare l’inverno e il buio, riportando l’intera comunità alla luce e al caldo. Probabilmente all’epoca trovava spazio anche un rito di ridistribuzione, come la befana o il carnevale, in cui si poteva mangiare assieme, forse chissà, la polenta dolce.

L’ultimo dell’anno Santafiorese

Le enormi carboniere, che vengono costruite nei giorni precedenti, sulla piazza principale e nelle piazzette di tutto il centro storico, vengono incendiate, da una processione festosa, attraverso l’utilizzo di grosse scope di castagno e scopo. Una volta che le cataste sono incendiate, la festa ha inizio: cibo in strada, vino caldo, musica.

Un fine anno che a Santa Fiora arriva sicuramente un giorno prima che nel resto del mondo, in cui una comunità si raccoglie attorno alle proprie tradizioni e richiama a sé anche i figli più lontani. Non c’è santafiorese che non torni per la Fiaccolata che regala sempre gioia e calore.

Oggi come quasi mille anni fa il fuoco delle carboniere brucia le nostre paure più profonde, ci ricongiunge con un territorio dell’anima che possiamo riscoprire soltanto nelle piccole comunità in festa, oggi come allora il vino e il cibo condiviso ci rendono a pieno titolo membri di una comunità, siamo parte di qualcosa, di una magia che ogni anno rinnoviamo tenendo per mano il passato e il futuro.

Racconta

Sasha Naldi, cuoca presso Fatt'Ammano Bistrot

Antropologa per studio cuoca per passione, un amore per il cibo e per chi l'ha prodotto. Viaggiatrice, nel mondo calpestando nuovi suoli, ma soprattutto nella fantasia, nel cuore delle persone, nella mente. Non può stare ferma, neanche un attimo, appena arriva deve ripartire. I corsi di cucina saranno viaggi: nella tradizione toscana, nelle tecniche gastronomiche, nella chimica degli elementi e nella fantasia.

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